Giorno 2: Colonia

 (Sottotitolo: “Dov’è Cristo?” Pt I;

sotto sottotitolo: “disavventure”)

 

Premessa: intervento lungo; consiglio: leggete a puntate

 

Di buon mattino partiamo da Firburgo per raggiungere Colonia che si trova a 400/500 km. Arriviamo intorno alle 15:30, il Papa farà la sua apparizione sul battello appena un’ora dopo: dobbiamo fare in fretta! La Città di Colonia è attraversata dal Reno che la divide in 2 metà. Ovviamente noi ci troviamo dalla metà sbagliata rispetto alla sponda sulla quale approderà il Papa. A questo punto le scelte sono 2: contemplare l’altra sponda da lontano o passare all’altra sponda? (senza malintesi, eh! ;)). Io ovviamente appartengo al gruppo dei temerari e decidiamo di attraversare il fiume a nuoto. Ovviamente sto scherzando, ma in effetti il problema è il seguente: su tutti i ponti è interdetto il passaggio pedonale (ma poi perchè? Ragioni di sicurezza dite? Bah!). Zoom della camera sul ponte, lieve schiacciamento dei bulbi oculari, in lontananza cosa vedono i nostri occhi? Il Treno! (il treno sul Reno ah ah!) E come i migliori banditi del Far West galoppiamo verso la stazione di Deuz. Confermato: i treni possono passare, e la prossima stazione è proprio la SBF, la stazione centrale di Colonia, proprio dall’altra sponda e proprio accanto al Duomo: è fatta! Lì i treni passano con una frequenza impressionante quindi in pochi minuti attraversiamo il ponte e raggiungiamo la bolgia. Per arrivare alla bolgia però passiamo da un sottopassaggio (ricordatevi questo particolare perché sarà importante + avanti). Viviamo la bolgia ci confondiamo nella bolgia, ma noi dov’è che volevamo andare? La confusione è fuori e dentro di noi. Appena trovato uno spazio libero lo occupiamo: si dice che da qui prima o poi passerà il Papa sulla sua lussuosa Limousine, pardon sulla papamobile. Ma in effetti il Papa approderà dopo le 17:00 che senso ha starsene qui fermi? Illuminati sulla strada per Damasco allora decidiamo di spostarci annusando l’aria… non so come, non so perché riusciamo a riguadagnare il fiume e in fondo si vede 1 strano assembramento di persone e qualcun altro del nostro gruppo. Per raggiungere la sponda occorre farsi controllare, una perquisizione come quella dei film americani con tanto di mano che ti fruga laddove non vorresti essere frugato… Dopo essere passati al setaccio ci appostiamo davanti ad un podio: qualcosa ci dice che potremmo essere nel posto giusto.

 


E così in effetti è: prima passa il catamarano del Papa, poi approda a 30 metri da noi, poi scende il Papa e si ferma davanti a questo podio per salutare alcune autorità! Che cuculo! Voi mi direte: bello, emozionante? Io vi rispondo, almeno per me assolutamente no. Si innesca un meccanismo perverso: “c’è il Papa vogliamo la foto del Papa”. Non importa chi sia il Papa conta solo che in quel momento è un tizio importante ed è veramente figo fare la foto al Papa. Insomma in quel momento il Papa è una rockstar e forse ancora meglio. Tutti vogliono la foto del Papa (un po’ come tutti + tardi inseguiranno i vescovi ed i cardinali per farsi fare l’autografo K), tutti vorrebbero toccarlo, portarselo a casa, farlo vedere a mamma e papà. Purtroppo, non so come e non so perché, anche io mi faccio ingoiare da questa euforia di massa e scappo insieme alla bolgia come una groupy impazzita in delirio per il Papa. Corro come un pazzo nel tentativo di immortalare il Papa. Corro come un cretino perdendomi dal gruppo (furbacchione) forte del fatto che comunque per tornare basta “solamente” raggiungere la stazione. Una volta passato il Papa ed una volta non essere + riuscito a fare una foto decente (la migliore è stata la prima) ritorno in me e mi schiaffeggio il cervello virtualmente: “pargolo, ma che cavolo ti è passato per la mente? Pure tu imbecille tra gli imbecilli? Tu che passi la vita a criticare la superficialità ti ritrovi fanatico tra i fanatici?  E tutti quei bei pensieri? Tutti gli ideali? Tutta la purezza della Fede? Dove sono finiti? Insomma tu sei qui per cercare Cristo, sei venuto per adorarLo non per fare le foto al Papa (che fra parentesi si esibisce a Roma tutte le domeniche dalle 11:00 alle 12:30 circa presso i locali di Piazza S.Pietro…)! Sei triste, forse + di loro che per lo meno si comportano così perché sono stupidi ed ignoranti.”

 


Per cui una volta ritornato savio il mio problema è ritornare al pullman. Niente di + semplice –penso- in fondo basta arrivare alla stazione visto che i ponti sono chiusi… Mi dirigo allora baldanzoso al sottopassaggio dell’andata (facendo non pochi salti mortali per dribblare la folla pressata come il cartone pressato). Con sorpresa vedo le transenne e tanti poliziotti: il passaggio è chiuso azz… Chiedo:”Per la stazione?” (i dialoghi sono in inglese, ovviamente). Il poliziotto tedesco, con quella faccia 1 po’ così, con quello sguardo un po’ così, mi fa un sorrisone a trentadue denti e mi spiega che di lì non si può passare e che devo fare il giro largo. Bene che significa giro largo? Quanto largo? Perché largo? Allora, premesso che non ho ancora la cartina di Colonia visto che me la daranno il giorno dopo, comincio a correre facendo il giro + largo che posso. Dovete sapere infatti che nelle adiacenze del Duomo era stato transennato il percorso della papamobile e nella mia testa speravo di aggirare questo percorso per raggiungere la stazione. Ma fermandosi 1 po’ a riflettere: se il percorso del Papa è chiuso, io sono all’esterno di questo percorso e la stazione si trova all’interno, per quanto largo possa essere il mio giro io rimango sempre fuori e la stazione rimane sempre dentro… Per cui o volo o trovo un altro sottopassaggio… Dopo 1 ora di corse, su suggerimento di alcuni connazionali, scovo un nuovo sottopassaggio, questa volta aperto, che mi porta alla stazione dove dopo mezzora e + di coda resco a prendere un treno.

-Nel frattempo i miei amici, avendo saputo che i ponti erano magicamente tornati ad essere praticabili, decidono di non prendere il treno e di passare a piedi dall’altro lato. Morale: arrivano ad un ponte e gli dicono che è chiuso, in compenso il ponte successivo è aperto. Dopo una marcia di qualche km giungono al nuovo ponte e sapete cosa gli dicono? Che questo ponte è stato appena chiuso, ma che in compenso è stato riaperto l’altro e dunque dietrofront-

Una volta approdato sulla sponda dei pullman faccio una telefonata per annunciare il mio arrivo imminente (con buoni ¾ d’ora di ritardo sulla tabella di marcia), ma mi si dice di aspettare alla stazione: due beoti dei nostri si sono persi, dobbiamo ritornare dall’altro lato: che bellezza! Riprendere il treno però è improponibile visto il casino perciò si opta (+ che altro era un scelta obbligata…)  per farsi una bella passeggiata sui ponti… Ovviamente quello + vicino è chiuso e dobbiamo prendere quello + lontano per poi ritornare nuovamente in direzione della stazione centrale. Passano i km e le ore e una volta arrivati alla stazione centrale e ripescati i beoti ci mettiamo in fila perché, visto che in tanto i nostri bus son già partiti, dobbiamo prendere il treno per Euschirchen, paese nel quale ci attende una lussuosa palestra all’interno della quale dormiremo coi sacchi a pelo. Digiuni e stanchi ci mettiamo in fila, un’ora di fila… Il clima è piuttosto esasperato, l’aria è pesante, pure la gente che spinge è pesante. Solo un miracolo ci potrebbe salvare. Una iniezione di buonismo e di buonumore. Succede così che un gruppo di francesi si mette a cantare una mitica canzoncina da Grest il cui ritornello suonava così: “yuppi ya ya yuppi yuppy ya ya, yuppi ya ya yuppi yuppy yaa, yuppi ya ya yuppy, ya ya yuppy, yuppi ya ya yuppi yuppy ya ya”. Con questo mitico (oserei dire anche mistico) ritornello molta gente decide di tentare il suicidio e si toglie dalle balle. Il ritornello ha un potere ipnotico, ma piuttosto che narcotizzare il dolore lo esalta e ci aiuta a soffrire fino in fondo…

Finita quest’agonia vi risparmio anche i giri che quella notte abbiamo fatto per raggiungere la scuola di Euschirchen… Vi dico solo che ci siam coricati verso le 2 di notte mentre secondo i programmi già per le 23 (volendo esagerare) avremmo già dovuto ronfare…

 
 
  1. #1 di Stella il 15 settembre 2005 - 15:49

    Oh Pargoletto.. il CIAU è nato con me.. =pNoi due abbiamo in comune troppe usanze gergali.. com è questa storia?! ;)Ciauuuuuuu.. eheheheheh!

  2. #2 di Marco il 16 settembre 2005 - 00:44

    Grande! L\’ho letta tutta d\’un fiato, altro che puntate…

  3. #3 di Sara il 16 settembre 2005 - 12:45

    purtroppo , come ben sai , per ogni esame che finisce esiste un altro che incomincia (sembra quasi un enunciato di analisi jejejeje !!!) ! Adesso devo aspettare l\’inizio dei nuovi corsi , mi aspetta una settimana di semirelax!Tu che stai facendo? Hai già trovato un lavoro?Un bacione , a presto , Sara

  4. #4 di Francesca il 16 settembre 2005 - 14:30

    che bello sei andato in germania!! io mi devo trasferire per un anno……..aspetto tutti per i mondiali!!!!!!

  5. #5 di chicca il 16 settembre 2005 - 14:52

    ho letto la fineeeeeeeeeeeeeeeeeeihiihihihihihdottore, non ce la faccio oggi!!! sono in depressione andante!!!e gli occhi si chiudono… sapessi che fatica a scrivere…ci vorrebbe un\’altra vacanza…sbaciuxxx**Chicca**

  6. #6 di Alessia il 17 settembre 2005 - 14:16

    Ehi stavo facendo un giro ed eccomi qui, sono capitata per caso! Così ho deciso di lasciarti un piccolo segno del mio passaggio, sperando non ti dia fastidio! =)Ciaooooooooooooooooooooo

  7. #7 di Unknown il 17 settembre 2005 - 17:54

    Commento non richiesto: mi piace molto come scrivi.

  8. #8 di Giada il 17 settembre 2005 - 19:01

    Mio Dioooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Facciamo così, me lo racconti su messenger, ok?!?!?!:-D :-D :-DBaci e buon week.end!CIAOXZXZXZ***Giada***

  9. #9 di Stella il 18 settembre 2005 - 12:37

    Dai Pargoletto.. non disperare.. sei dottore da troppo poco tempo per essere già così pessimista..!Vedrai che poi ci costruiamo un intero palazzetto tappezzato di banconote, con una piscina piena di monete d\’oro.. Altro che ponti delle ciumare..!Ops.. Credi che mi sia ispirata troppo a zio paperone?! =PUn bacio, a presto!

  10. #10 di Omega_5487 il 19 settembre 2005 - 19:29

    Sottotitolo: “Dov’è Cristo?”::: SUL PIANETA DEGLI ELOHIM

  11. #11 di Stella il 19 settembre 2005 - 20:32

    Questa proprio non la sapevo.. :|

  12. #12 di Unknown il 20 settembre 2005 - 10:46

    ДОБРОДОШАО И ТИ НА БАЛКАН, СИНЕ МОЈ~

  13. #13 di Sissina il 20 settembre 2005 - 19:57

    Ste leggere i commenti che mi lasci è sempre un piacere…Hai le parole giuste per tutto!! e poi…si deve dire..un poeta…Cmq Hai ragione e il tuo parere è una conferma di ciò che già pensavo, solo che a volte mi sento spiazzata dagli avvenimenti, un pò effetto "onda anomala"…e perciò perdo l\’orientamento…tra l\’altro pokissime persone condividono il mio punto di vista, la maggior parte si stringono nelle spalle e si rassegnano a un improbabile "destino" che decide tutto…Perciò mi prendono per esagerata quando dico cose come quelle che ho scritto oggi nel mio blog…Per fortuna vedo che qualcuno con cui parlare di argomenti un pò + seri esiste ancora!!!Un bacione!!!Ciaü! =)

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